Art Kitchen nasce nel 2006 dalla volontà di un giovane curatore e un giovane poeta di portare l’arte a tutti perché tutti hanno il diritto di viverla.
Guidati dal Dio Degli Sbatti, nell’Aprile 2006 produciamo la nostra prima mostra «Urban Design» una collettiva di artisti con cui in passato avevamo animato la scena street art milanese: Pao, Nais, Pus, Sonda, Bros, Dade, TvBoy, Eu e Sim. La notte andavamo ad attaccare poster, poesie e istallazioni per strada e il giorno li esponevamo in un piccolo spazio in città studi a Milano.
Oltre all’arte c’era la musica, in particolare quella del dj set «Spazio Petardo». Per due anni abbiamo organizzato le loro serate. Dei live show di musica, cinema e performance tra circoli arci come il Magnolia, club come il Rolling Stone e centro sociali come il Leoncavallo.
Nel Novembre 2006 cominciamo a collaborare con l’assessorato alla cultura del Comune di Milano. Il primo evento è stato «Overground» una mostra di street art in strada (per l’esattezza sotto la Porta Ticinese di Piazza XXIV Maggio) con artisti italiani e internazionali, accompagnati da un DjSet live degli Spazio Petardo.
La mostra ha gettato le premesse del secondo evento organizzato con l’assessorato alla cultura: «Street Art Sweet Art» (qui qualche foto) una mostra, curata da Alessandro Riva, che ha raccolto all’interno del Padiglione di Arte Contemporanea, i principali esponenti della street art italiana, tra cui BLU, Bo130, Microbo, Ozmo, Bros, Pao, Nais, Mr. Wany, Seacreative, Erica il Cane e molti altri. La mostra è stata l’inizio di un movimento che ha poi attraversato tutta l’Italia.
Il pubblico ha reagito con entusiasmo e partecipazione. Più di 60.000 visitatori in un mese superando, per affluenza, qualsiasi mostra organizzata prima al P.A.C. Centinaia di articoli e recensioni. Positive e negative. Il quotidiano laRepubblica titola: «I graffitari re dei giorni di Pasqua». Tag, graffiti, writing e Street Art. Tutto finisce in un unico calderone mediatico che confonde e divide. Alcuni street artist, tra cui i due fondatori di Art Kitchen, vengono proposti per l’Ambrogino d’oro, altri ricevono multe e denunce, soprattutto dall’associazione antigraffiti che inizia una campagna contro la street art che dura ancora oggi.
Con la mostra «Street Art Sweet Art» arrivano anche le prime collaborazioni con brand e istituzioni. All’arte uniamo il marketing e alle produzioni artistiche uniamo campagne di comunicazione per brand come Byblos, Campari, Nescafé, il Gioco del Lotto, la Rinascente e molti altri.
Nel frattempo vinciamo il bando per l’assegnazione di quello che sarebbe stato uno dei progetti più importanti e complessi del nostro percorso professionale. Lo spazio di Via Bussola 4, poi chiamato «Superground». Un tempo mensa operaia dell’AMSA, lo spazio di 500 mq era in stato di abbandono da quasi 20 anni. La prima volta che siamo entrati ci abbiamo trovato di tutto: macerie, veleni liquidi e in polvere, materiale pornografico, rifiuti di ogni genere, materassi e armadietti, mobili e frigoriferi, ossa di animali e rifiuti talmente nocivi e pericolosi che per smaltirli è stata chiamata una squadra specializzata. Nonostante le condizioni, decidiamo di accettare la sfida per sistemarlo e rilanciarlo, così firmiamo il contratto d’affitto con il Comune di Milano.
In attesa della fine dei lavori di ristrutturazione e bonifica apriamo la nostra prima sede in Via Lombardini 22, in uno spazio all’interno dello studio Lombardini 22. I lavori in Via Bussola 4 dureranno molto più del previsto così quella che doveva essere una collocazione temporanea diventa la nostra sede per due anni.
Dopo «Street Art Sweet Art» iniziamo un tour di eventi e progetti che ci porta a Sondrio dove organizziamo la mostra «Melting Box» presso Palazzo Sassi, al MART di Rovereto per la mostra «Nel Segno degli Altri», a Verona per il progetto «Street Up» presso la Byblos Art Gallery e il Byblos Art Hotel e a Venezia per la Biennale d’Arte dove affittiamo una nave e passiamo tre giorni sui canali con una mostra di street art itinerante.
A Settembre siamo a Port au Prince - Haiti per il progetto di cooperazione internazionale «Scuole di Strada» con la onlus Francesca Rava. Dipingiamo scuole e case ma, soprattutto, cerchiamo in tutti i modi di raccontare la storia di un paese di anime salve e tombe in cartone.
A Ottobre voliamo a Praga per il festival di arte contemporanea B.Tina dove per l’occasione lanciamo la performance «Poetry River» e liberiamo migliaia di barchette con le poesie di ivan lungo il fiume Moldava.
A Dicembre inauguriamo la mostra «Xmart Design» in collaborazione con Memphis Design e il progetto «Redvolution» per Campari. 500 metri lineari di poesia e arte lungo il perimetro di quella che da li a pochi anni sarebbe diventata la nuova sede Campari a Sesto San Giovanni.
Nel frattempo la squadra cresce, arriva Elisa, poi Francio, poi Alessandro e poi altri amici e collaboratori che ci supportano nei nostri progetti. A Marzo del 2008 produciamo la prima personale di Bros: «20E20» al SuperstudioPiù di Milano con catalogo Skira. La mostra attira migliaia di visitatori e celebra l’arte di uno degli street artist più discussi della scena milanese e italiana. Finita la mostra, ad Aprile siamo tra le strade della zona Tortona a Milano per seguire eventi per Nescafé, Samsung e altri brand in occasione del Salone del Mobile.
A Maggio e Luglio siamo a Roma per organizzare la più grande mostra mai realizzata sulla street art italiana: «Scala Mercalli» (qui un video) a cura di Gianluca Marziani presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma. Più di sessanta artisti da tutta Italia, centinaia di opere e decine di migliaia di visitatori.
A Luglio insieme a BonsaiTV lanciamo la trasmissione «Art Kitchen presenta Wolphin» una raccolta di cortometraggi prodotta e registrata all’interno del nostro studio.
Ad Agosto sia a Cuba per produrre il progetto Arte Mas tra le strade dell’Habana con TvBoy, Ozmo e Bros.
E a Settembre andiamo in Libano a Faqra per curare il Faqra Art Festival insieme alla Byblos Art Gallery e gli artisti TvBoy e Ozmo.
Il 2009 si apre con la mostra «ivan, Poesia Viva» a cura di Jacopo Perfetti con catalogo Skira. La mostra, organizzata presso lo Spazio Oberdan di Milano, racconta l’arte e la poesia di ivan attraverso installazioni, quadri, sculture e video.
Parallelamente produciamo eventi presso la Rinascente di Milano e altre location tra cui i dazi di Porta Venezia dove lanciamo una mostra parallela che celebra l’arte e la poesia di Campari.
A Maggio torniamo al SuperstudioPiù per produrre l’edizione italiana del format CutAndPaste. Nello stesso periodo lanciamo la prima edizione della performance «Pagina Bianca» ad opera di ivan, che negli anni successivi porteremo nelle principali piazze d’Italia, tra cui Piazza del Duomo a Milano, Piazza del Popolo a Roma e Piazza del Plebiscito a Napoli.
Continuano i problemi con il Comune di Milano per l’assegnazione dello spazio di Via Bussola 4. Ritardi nelle consegne dei documenti, incongruenze con il documento di bando e inagibilità degli spazi ci costringono a ritardare l’apertura dello spazio. Così ci trasferiamo in una nuova sede in via Ascanio Sforza. Nel frattempo la squadra di Art Kitchen cresce. Arrivano nuove persone tra cui Davide, Michele, Filippo, Stephanie, Luca, Neve e Tommaso. E quando la squadra cresce servono regole. Così scriviamo il nostro dizionario e il nostro manifesto, basato su tre principi: We Spread Art, We Create Experiences and We Rock the World.
Con il 2010 aumentano i lavori di comunicazione, ciò nonostante a Maggio inauguriamo la mostra personale di TvBoy «MashUp» a cura di Jacopo Perfetti con catalogo Skira. Per l’occasione prendiamo l’intera MyOwnGallery e l’intero ArtPoint del SuperstudioPiù, oltre alle vetrine e al muro di cinta con l’obiettivo di creare una personale che fonda arte visuale e street art. A Giugno siamo a Palermo per seguire un evento per Rinascente e poi in Palestina con Vento di Terra. Da quest’ultima esperienza nascerà il progetto «Palestina Viva» a cura di ivan.
Nel 2011 continuiamo i progetti di comunicazione per Unilever, laRinascente, Lottomatica, Campari, Smemoranda, laCordata, Fabriano e Moleskine con cui sviluppiamo una campagna su Milano, Parigi e Berlino.
A Febbraio siamo a Bucarest per la produzione di un documentario sulla popolazione che vive nelle fogne della città. La squadra cresce ancora, arrivano Jacopo, Matteo, Marzia e Claudia.
Tra Luglio e Settembre siamo in Franciacorta per il progetto «Intralci» un’iniziativa di arte e comunicazione per celebrare i sessant’anni del Franciacorta. Da questo progetto nascerà un documentario e un libro.
A Maggio riusciamo finalmente ad inaugurare lo spazio Superground e trasferirci in Via Bussola 4. Sotto la direzione di Simone, lo spazio ospita mostre di arte contemporanea, eventi, concerti e altre attività con il fine di creare un nuovo polo culturale a Milano.
A Ottobre siamo a Milano in Piazza Duomo con la Pagina Bianca, 2.000 mq di pagina da dipingere, colorare e scrivere.
E a Novembre siamo a Roma in Piazza del Popolo dove raggiungiamo i 3.000 mq.
A fine Novembre lanciamo un altro progetto imprenditoriale: «Akitique», una boutique in Via Vigevano a Milano che raccoglie oggetti creati in serie limitata da artisti e creativi con una storia da raccontare.
Il 2012 si apre con la mostra evento per ENI «Scambio d’Autore» presso la sala Alessi di Palazzo Marino. La collaborazione con ENI e TBWA continua con la direzione artistica della campagna Eni Gas And Power insieme all’artista Nais per tutto il 2012, 2013 e 2014.
In collaborazione con il network di artisti Premio Celeste lanciamo la mostra «MINE» e ad Ottobre il festival di microeditoria «MICRO».
Nel 2013 continuano le collaborazioni con diversi brand tra cui Kaspersky per cui curiamo l’evento «Proteggiti dal Salone» e TIM con cui lanciamo il progetto «Trani in Art». A Maggio produciamo la mostra di arte pubblica «GARTEN» in collaborazione con Giuliana Tammaro che propone installazioni di Alberonero, Andreco, Dem, Tellas, Geometric Bang, Moneyless e Martina Merlini.
Mentre a Giugno lanciamo il progetto «CLER» in collaborazione con ilGiocoDelLotto. Decine di saracinesche dipinte tra le vie della zona 6 di Milano con il fine di creare un museo a cielo aperto. Con opere di Ema Jones, Emmeffe, GeometricBang, Irwin, ivan, Mais, Miss Goffetown, Nais, Pao, Cristian Pitzalis, Seacreative e Tawa.
A Maggio 2013 dopo anni di lavori, energie, relazioni con il territorio e molti molti molti soldi investiti in lavori di ristrutturazione raccolti attraverso partnership tecniche, mutui e donazioni scopriamo che lo spazio di Via Bussola non è strutturalmente idoneo alle attività per cui è stato messo a bando. A seguito di alcuni controlli infatti, emergono due aspetti mai comunicati prima: 1) la struttura metallica portante con cui è fatto l'intero edificio, il tetto e le vetrate superiori non sono resistenti al fuoco. 2) lo spazio non ha il certificato di idoneità statica. A fronte di questa notizia, ci vediamo costretti a sospendere ogni attività all’interno dello spazio e iniziare una contrattazione con il Comune di Milano (proprietario dello spazio e promotore del bando) ad oggi non ancora conclusa.
Nel 2014 sviluppiamo alcuni progetti più piccoli ma troviamo sempre meno spazi per continuare a fare quello per cui siamo nati: diffondere arte tra le strade. Così all’inizio del 2015 decidiamo di prenderci una pausa di riflessione e dedicarci a progetti paralleli tra musica, editoria, imprenditoria ed educativa. In attesa di nuovi stimoli, nuovi contesti e nuove persone con cui tornare a portare l’arte a tutti perché tutti possano viverla.
"C’è qualcosa di profondamente romantico nel lavoro di Art Kitchen. Non so se riuscirà davvero a far fiorire il cielo. Sicuramente è riuscita a diffondere sulla terra frammenti creativi per dare spazio a tutte le emozioni della vita."
"Dopo Redvolution, nel 2008, la collaborazione tra Art Kitchen e Campari è proseguita nel tempo, con progetti diversi: l’arte il filo conduttore, la passione l’ingrediente comune che li ha resi tutti unici."
"Art Kitchen è uno dei pochi luoghi dove l'intuito è un valore che si concretizza."
"È sempre stimolante lavorare con Art Kitchen, nelle cose che abbiamo fatto - o sfidato - al Superstudio o in giro per Milano. Belli, intelligenti, sensibili, dialettici, propositivi, preparati, divertenti, Ivan e Jacopo con tutti gli altri mi hanno fatto sentire una del gruppo, tesa, con loro, a scalare vette impossibili."
"Qualcuno diceva che un viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi. I ragazzi di Art Kitchen sono ottimi viaggiatori."
"In Art Kitchen sono tutti bravi, giovani, veloci, intelligenti, pieni di intusiasmo e idee ed infine sono anche belli... Che potevo chiedere di più…????"
"Art Kitchen come luoghi in cui vengano poste le basi per pensare a una trasformazione profonda del normale concetto di "progetto", che renda eccentrici tutti gli elementi in gioco."
"La social innovation di Fondazione Milano per Expo 2015 e la cultural creativity di Art Kitchen insieme per costruire un futuro migliore da consegnare alle prossime generazioni."
“Abbiamo conosciuto Art Kitchen in occasione dei 10 anni della Fondazione, con i colori e una pagina bianca ha reso ancora più speciale la nostra festa. Da quel momento sono entrati a far parte della squadra di PUPI! Grazie!”
"Con Art Kitchen per ricordarsi di vedere a colori."
"Art Kitchen è una bottega contemporanea dove capacità artigianale e creatività si mescolano. Non uno spazio, ma un luogo. Non un gruppo di creativi, ma una comunità di creatori."
"Art Kitchen, perché chi può colorare un libro può colorare un mondo intero."
"Precisione, professionalità ma soprattutto creatività. Questo è Art Kitchen."
"Un pizzico piccanti, con un sapore raffinato e dai colori che non ti aspetti. Buoni da mangiare e anche belli da vedere. Con loro ti alzi sempre con l’appetito!"
"Art Kitchen sa coniugare al meglio creatività, professionalità e impegno sociale: una filosofia che ci ha ricordato molto l'esperienza di Smemoranda. Siamo felici di pubblicare sulla Smemo, la poesia di ivan, facendola arrivare sui banchi di scuola dei ragazzi di tutt'Italia!"
"Eni è fiera di aver collaborato con Art Kitchen per la realizzazione del progetto Scambio d’Autore."
“Art Kitchen, virtuosi ed etici."