Come ironicamente sosteneva Bertolt Brecht, oggi, cosa è peggio? Svaligiare una banca, oppure fondarne una? Il mondo è pieno di crisi. I valori sono in crisi. I giovani sono in crisi. Il clima è in crisi. La politica è in crisi. Il futuro è in crisi. Eppure l’unica crisi di cui si parla globalmente è quella finanziaria. La crisi delle banche. Il che è un paradosso visto che le banche e i loro vertiginosi meccanismi sono quanto di più lontano dalla cultura e dal linguaggio popolare. Chi conosce come funziona veramente una banca? Chi sa cos’è La BCE, cos’è il signoraggio, cosa sancisce Basilea, uno, due e tre, cos’è un TAN, un Taeg, un Tegm qual è la differenza tra tasso fisso e variabile, come si calcolano gli interessi o anche solo come leggere i dati delle quotazioni in borsa?
Come è possibile che la banca e la finanza siano diventate così Pop? Come è possibile che sull’iPhone le uniche due cose pre-impostate e in primo piano siano l’andamento del tempo e l’andamento della borsa. Il tempo ci riguarda tutti, e tutti sappiamo distinguere tra una nuvoletta e un sole. Ma gli indici FTSE MIB o quello DOW JONES, chi li sa leggere? e, soprattutto, è veramente così importante da essere messi in primo piano sul proprio cellulare? Non sarebbe più importante avere una panoramica dei principali avvenimenti accaduti il giorno prima nel mondo? Oppure un riepilogo delle principali scoperte scientifiche o mediche, o delle più importanti lezioni storiche e filosofiche. La finanza è importante ma la sua assunzione a materia prima della vita quotidiana è un pericoloso paradosso.
Principalmente perché il sistema delle banche si basa sul sistema del debito che, come sosteneva un redento Gordon Gekko, è di per sé sistemico, globale e maligno. Quello che oggi andrebbe messo in discussione è il paradigma stesso del debito fondato sul “godere oggi di un qualcosa che si pagherà in futuro”. Il credito, o il debito, a seconda del punto di vista da cui lo si guarda, distrugge il futuro. lo trasforma in qualcosa di drogato, qualcosa che da’ dipendenza. Il futuro non si costruisce sugli interessi bancari. Al posto di continuare ad accumulare presente a debito bisognerebbe creare un sistema che permette di accumulare futuro a credito.