Nonostante le gallerie, i musei, le case, internet, i siti, i social network, le arene, i padiglioni, i siti, i blog, gli autobus e tutti i luoghi chiusi del mondo dove tutto si può fare, dove tutto si può programmare, gestire e costruire, la strada rimane il mio luogo preferito. Quello più vero, quello più imprevedibile, quello più coinvolgente. Così eccomi qui a chiedere la mano della sola persona al mondo che mi abbia fatto perdere la testa per ritrovare il cuore. In mezzo a tutti.
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