Ieri sera ho avuto modo di rivedere “Ocean’s Eleven” (Steven Soderbergh, 2001), film che già ai tempi mi aveva colpito. Non tanto per il remake, che trovo comunque divertente e coinvolgente, ne tanto meno per il colossale cast. Trovo questa pellicola estremamente istruttiva perché penso sia uno dei migliori esempi cinematografici di management applicato. Lo sviluppo del plot narrativo si focalizza infatti su quelli che, a mio parere, sono gli 11 (non a caso) step logistici per la realizzazione di un’iniziativa imprenditoriale:
Step.01: Una persona (X) ha un’idea geniale e apparentemente folle e irrealizzabile.
Step.02: X convince una sola persona (Y) che l’idea è realizzabile.
Step.03: X e Y pianificano al dettaglio la logistica per la realizzazione dell’idea.
Step.04: X e Y focalizzano il ROI (150 M) e il target (Terry Benedict’s Casinos) del progetto.
Step.05: X e Y trovano un finanziatore per lo start up garantendogli un ritorno dell’investimento di circa il 300%.
Step.06: X e Y trovano al dettaglio le persone necessario alla realizzazione dell’idea.
Step.07: Ogni persona all’interno della squadra ha un compito preciso e viene fortemente motivata.
Step.08: La squadra si munisce di tutti gli strumenti e le risorse necessarie all’operazione.
Step.09: La logistica viene seguita alla virgola da tutti.
Step.10: Realizzazione dell’impresa.
Step.11: Focus Emozionale.
O forse no. Forse sto solo leggendo troppi articoli dell’Harward Business Review.