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CORRENTE
A cura di Jacopo Perfetti.
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cominciamo con qualche segnalazione e qualche post che ho scritto su Linkedin questa settimana:
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La newsletter continua qui sotto, buona lettura,
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Corrente #89: Consuminimalism.
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Nel suo TEDx intitolato “The post-crisis consumer” John Gerzema parla di «vita liquida» e di «consumo declassato» per indicare la tendenza, tanto delle persone più ricche quanto di quelle più povere, a preferire il possesso di liquidità (soldi) piuttosto che il possesso di cose. Secondo Gerzema, dopo la crisi finanziaria del 2008, la definizione di successo è passata dall'avere cose, all'avere liquidità, perché meno cose possediamo e più potremo essere agili e flessibili. Al contrario, spendere in modo frivolo ci farà apparire sempre di più fuori moda.
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Per Gerzema gli esempi di questo declassamento del consumismo sono molti. Da P. Diddy che promette di portare dei gioielli più modesti al fatto che le persone escono dai negozi di lusso con anonimi sacchetti di carta per nascondere l'acquisto di prodotti di marca o che gli americani stanno mantenendo le loro automobili molto più a lungo rispetto a un tempo (9,4 anni in media).
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Sebbene il TEDx di Gerzema sia del 2009, anticipa alcuni fenomeni tipici della nostra epoca, come il Reverse Shopping, inteso come la tendenza di rivendere al produttore un bene acquistato una volta che decidiamo di cambiarlo. Una pratica già promossa da aziende come Ikea, Patagonia, Lush o Decathlon che in Belgio è addirittura arrivata a esporre una gigantesca insegna con la scritta “Nolhtaced” (Decathlon al contrario) proprio per incentivare i propri clienti a rivendere i suoi prodotti.
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Così come il fenomeno della Richcession, termine coniato da Justin Lahart del Wall Street Journal, per definire un'imminente "recessione dei ricchi" dovuta all'andamento incerto dei mercati e al fatto che i licenziamenti di massa toccheranno anche le sfere più alte del management. Da cui poi nascono fenomeni e strategie come la Joyconomy, ovvero la tendenza di molti Brand, soprattutto nel Retail, di utilizzare colori e messaggi positivi facendo leva sulla gioia per contrastare le difficoltà economiche dei consumatori.
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All'interno di questo scenario post-consumistico si inserisce anche il fenomeno del Consuminimalism intenso come la tendenza a ridurre l'acquisto e il possesso di beni materiali optando per forme più minimalistiche di consumismo.
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In quest'ottica potremmo vedere il Consuminimalism come una forma di auto-difesa nei confronti di degenerazioni tipiche del consumismo classico come il famigerato Diderot Effect secondo il quale l'acquisto di un nuovo prodotto genera in noi una spirale di consumo che porta ad acquistare altre cose nuove.
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Di conseguenza, finiamo per acquistare prodotti di cui il nostro io precedente non ha mai avuto bisogno per sentirsi felice o appagato. In pratica, più compriamo più sentiamo il bisogno di comprare e quindi paradossalmente, acquistare nuovi prodotti non ci porta a un senso di soddisfazione per quello che abbiamo e che un tempo non avevamo, ma al contrario un senso di insoddisfazione per quello che non abbiamo e che un tempo neanche volevamo.
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Cose che ho trovato online e offline.
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🇬🇧🇮🇹 Alcuni dei link che condivido sono in inglese. Se preferisci leggerli in italiano puoi installare un traduttore automatico come DEEPL. [Link]
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Il link più cliccato di settimana scorsa è stato: "🍿 Le migliori 25 serie secondo Rotten Tomatoes". [Link]
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📣 Una lunga timeline di contenti virali. Dal 1795 ad oggi. [Link]
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😃 Dopo 85 anni possiamo dirlo, il segreto della felicità è avere connessioni forti con altre persone. [Link]
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📱 A quanto pare il tempo passato davanti a un monitor non ha un impatto negativo sulla salute mentale dei bambini. [Link]
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🗞️ Qualche dato su News e Social Media. Spoiler: TikTok cresce, tanto. [Link]
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💻 Un sito dove trovare i migliori lavori in remoto. [Link]
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🌌 Una fotografia dettagliatissima della Via Lattea. [Link]
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🖥️ Perché le riunioni Zoom rendono il cervello insensibile. [Link]
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📈 10 Trends da monitorare nel 2024. [Link]
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🌎 Un sito per comparare diverse aree geografiche su molto variabili. [Link]
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📱Seguimi su LinkedIn dove condivido nuovi contenuti e cose interessanti che trovo nelle mie letture.
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Sono Jacopo Perfetti creo robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.
Sono autore di 1500+ post e 4 libri, e ho co-fondato l'agenzia basata su AI Oblique.ai e "Prompt Design" il primo e più completo corso in Italia sull'Intelligenza Artificiale Generativa.
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