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CORRENTE

A cura di Jacopo Perfetti.

Buongiorno,
questa settimana ho letto un libro che mi ha regalato mio figlio più grande e che ti consiglio: "L'Atomica" di Steve Sheinkin, una sorta di saggio romanzato sulla nascita e lo sviluppo della bomba atomica pieno di spie improbabili, fisici geniali e sfide impossibili.

Un libro sulla guerra che mi ha però fatto pensare alla pace e come questa sia la più grande rivoluzione che abbiamo avuto in Europa negli ultimi settant'anni.

Oggi vivere in pace senza nessuna guerra che ci coinvolga direttamente è qualcosa di normale, qualcosa che quasi diamo per scontato. Ma nella storia dell'umanità questa è una preziosissima anomalia. L'uomo si fa guerra da sempre. Fino al 1945 era infatti normale essere in guerra. Era normale dichiarare guerra. Ed era normale morire in guerra.

Poi, tutto d'un tratto la guerra non è stata più normale. Anzi è diventata quella che in realtà è sempre stata: un abominio da ripudiare in tutti i modi.

Cos'è cambiato? Semplice: è cambiata la tecnologia e, insieme, è cambiata la mentalità.
Da una parte è arrivata una tecnologia potentissima, la bomba atomica, dall'altra però chi poteva usarla ha cambiato la sua mentalità, passando da una mentalità per cui fare la guerra è normale ad una per cui fare la pace è normale.

Noi non ce ne rendiamo conto ma penso che questo sia stato un cambio di mentalità straordinario che ha invertito un modo di pensare che era tale da millenni.

Eppure ci siamo riusciti e nessuno negli ultimi settant'anni ha più sganciato una bomba atomica. Avrebbe potuto, la tecnologia per farlo c'era, ma fortunatamente c'era anche la mentalità per non farlo.

Nuove tecnologie come chatGPT o, più in generale l'Intelligenza Artificiale, non sono neanche paragonabili alla bomba atomica che nasce con un solo fine: uccidere. Però sono tecnologie altrettanto potenti che vanno usate con consapevolezza.

È miope pensare di vietarle o rallentarle mentre è lungimirante pensare di conoscerle e cambiare la nostra mentalità per trasformarle in uno strumento di progresso e non di distruzione.

Un cambio di tecnologia senza un cambio di mentalità rischia di essere molto pericoloso. Un cambio di mentalità senza un cambio di tecnologia rischia di essere fine a se stesso.

Di fronte a una nuova tecnologia cambiare la nostra mentalità non è qualcosa di possibile, è qualcosa di necessario. Magari è faticoso, magari è difficile, ma dobbiamo farlo.
Oggi per noi è "normale" credere a quello che leggiamo su Internet. È normale condividere dati, testi e immagini. Ed è normale farci influenzare da quello che leggiamo sui Social.

Adesso però cambia tutto (in realtà è da tanto che tutto è cambiato), adesso dobbiamo essere più consapevoli, dobbiamo accettare la fatica di andare più a fondo, di consultare più fonti e di fare ricerca.

La bella notizia è che tutto questo come umanità non può che farci bene. Come quando una buona parte dell'umanità (che spero un domani diventerà la totalità) ha capito che la guerra non è la sola via per risolvere le cose.

Peace!
Jacopo

Corrente #69: Pronoia.

Ho scoperto il concetto di "Pronoia" leggendo la newsletter di Rob Brezsny di cui confesso essere un fan dell'oroscopo, non tanto per l'aspetto astrologico quanto per le storie e le riflessioni contenute al suo interno.

Brezsny definisce la "Pronoia" come la sensazione di sicurezza e fiducia che si prova nei confronti del futuro basata sulla convinzione che il mondo sia un posto positivo che opera a nostro favore, delineando così un concetto che va oltre il positivismo materiale e che vede la chiave della felicità non nelle cose positive che abbiamo ma, paradossalmente, nelle difficoltà e nei problemi che la vita ci mette davanti e che ci permetteranno, se le affrontiamo, di diventare delle persone migliori e avvicinarci a quello che vogliamo essere.

Pensiamo all’autore americano William Vollman quando scriveva che «la cosa più importante e divertente nella vita è fare qualcosa che sia un problema per noi complicato che non sappiamo come risolvere.» Seguendo questa filosofia, risolvere un problema che all’inizio ci sembra difficile, se non impossibile, stimola la nostra creatività, ci spinge a pensare in maniera innovativa, e può quindi contribuire a renderci più felici.

Non a caso il termine "pronoia" affonda le sue radici nel termine greco πρόνοια, che potremmo tradurre come provvidenza, con un chiaro riferimento al pensiero stoico che vedeva nella pronoia una sorta di fato divino e razionale in grado di prevedere il modo con cui si svolgerà il corso degli eventi facendo sì che accadano nella migliore forma possibile.

Una visione della vita quindi opposta a quella della paranoia che tende invece a farci pensare che il mondo intero (dalle persone che ci circondano all'equilibrio dell'universo) remi contro di noi.

Ovviamente è impossibile sapere se esista un ordine mondiale o una provvidenza che decide cosa sia giusto per noi e in che direzione debba andare la Storia. Però nell'incertezza, tra Pronoia e Paranoia, soprattutto di questi tempi, io voto sempre per la Pronoia, per un atteggiamento positivo, ottimista ed entusiasta verso il futuro.

Il ché mi riporta alla memoria un aneddoto della vita del fisico Niels Bohr. Un giorno uno studente andò a trovarlo nel suo studio e, notando un ferro di cavallo appeso dietro la scrivania, esclamò:

«Professore! Non mi dica che anche lei crede che un semplice ferro di cavallo possa portare fortuna!»

«Ovviamente no,» rispose Bohr «però mi hanno detto che funziona anche se non ci credi!»

Leggi tutte le Correnti sul mio blog.

Cose che ho scritto, fatto e trovato online e offline.


Top link: Il link più cliccato di settimana scorsa è stato: "🤔 Una lista di tool gratuiti per imparare." [Link]


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🇬🇧🇮🇹 Alcuni dei link che condivido sono in inglese. Se preferisci leggerli in italiano puoi installare un traduttore automatico come DEEPL. [Link]
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🤖 La soluzione non è FERMARSI ma FORMARSI. Una mia riflessione sulla chiusura provvisoria di chatGPT. Fammi saper cosa ne pensi, lasciando un commento qui. [Link]

🎤 Un momento del mio intervento alla AI Conference del WMF - We Make Future. [Link]

🎥 Qui invece un momento, in versione "all dressed up", prima delle riprese con Feltrinelli Education. [Link]

🏫 Un bellissimo grafico del World Economic Forum che fa nascere una domanda spontanea: Delle 21 attitudini proposte come elementi chiave nella formazione dei prossimi cittadini del mondo, quante vengono insegnate a scuola? [Link]

🍌 The Economist’s banana index, ovvero qual è l'impatto del cibo che mangiamo. [Link]

🌐 A quanto parte nessuno si sta trasferendo nel Metaverso. [Link]

🎯 Come e perché trovarsi uno scopo nella vita. [Link]

🛌🏻 Come combattere la "revenge bedtime procrastination" ovvero la nostra incapacità di andare a letto presto (anche quando lo vorremmo). [Link]

💬 Un sito dove possiamo parlare con personaggi famosi (piuttosto impressionante). [Link]

🚴‍♂️ La mappa delle piste ciclabili d'Europa. [Link]

🙋 Fact o Fake, un trivia su fatti veri o inventati. [Link]

🏋️ La guida gratuita di Arnold Schwarzenegger per allenarsi a casa in 15 minuti. [Link]

🏋🏿‍♀️ Mentre qui quella per raggiungere i tuoi obiettivi. [Link]

🚌 Come chatGPT può migliorare la scuola. [Link]

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Sono Jacopo Perfetti creo robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.

Sono autore di 1500+ post e 4 libri, e ho co-fondato l'agenzia basata su AI Oblique.ai.


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