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CORRENTE

A cura di Jacopo Perfetti.

«Ama le persone e usa le cose, perché il contrario non funziona mai.»

- Joshua Fields Millburn

Buongiorno,

come forse avrai notato, ho saltato due edizioni. Il motivo è che un po' sono stato preso dai progetti che stiamo sviluppando in Oblique (qui puoi vederne qualcuno), e un po' avevo bisogno di staccare dalla routine comunicativa. Comunque sia, sono felice di tornare a scriverti e infatti ti scriverò tantissimo.

Partiamo da un po' di esperimenti che ho fatto questa settimana con un nuovo tool che rappresenta a mio avviso un’altra piccola, ma significativa, rivoluzione all’interno della gigantesca rivoluzione dell’AI generativa (ovvero l’AI in grado di generare un testo o un’immagine partendo da un prompt dato da un umano).

Il software si chiama Astria, è basato su su Stable Diffusion e sul modello DreamBooth, e permette di generare immagini partendo da un soggetto specifico. A differenza di altri strumenti come DALL-E o MidJourney dunque, Astria ha il vantaggio, non da poco, di poter allenare l’AI su un soggetto che può essere il ritratto di una persona (come nel caso dei miei esperimenti), così come una macchina, un elettrodomestico o qualsiasi altro oggetto.

In pratica è in grado di creare un'illustrazione così come, potenzialmente, un intero visual per una campagna pubblicitaria di un prodotto in pochi secondi. Oppure (e questo è un po' più inquietante) è in grado di generare delle non-fotografie: delle fotografie assolutamente realistiche che però non rappresentano la realtà, dal momento che non ritraggono un momento che una persona ha vissuto ma sono state generate al 100% da Astria.

Per esempio ecco alcuni miei non-ritratti fatti con Astria. Il punto di partenza non è una fotografia, quindi non è un semplice filtro che trasforma una fotografia in un'illustrazione. Ma sono dei ritratti completamente generati da zero:
astria-esperimenti-min
Di fronte a strumenti come Astria, le domande e gli spunti di riflessione sono molteplici… per esempio:

1- Nel momento in cui chiedo all’AI di generare un’immagine con lo stile di un determinato artista, questo artista ha diritto a delle royalties?

Per ora la risposta sembrerebbe essere no.

2- Nel momento in cui partendo da poche immagini un’AI è in grado di generare infinite fotografie totalmente realistiche di una persona intenta a fare cose che non ha mai fatto, metteremo in dubbio tutto quello che vedremo?

Probabilmente no, ma non potremo più essere sicuri al 100% di quello che vediamo su uno schermo. Per esempio, di queste quattro fotografie, secondo te, quali sono reali e quali sono generate da Astria? (trovi la soluzione in fondo a questo testo)
astria-esperimenti-02-min
3- Nel momento in cui l’AI non sarà in grado solo di generare quello che noi le diciamo di generare attraverso un prompt, ma sarà lei stessa ad auto-generarsi i prompt, e quindi avrà delle proprie idee creative, quale sarà il ruolo dell’essere umano nel processo creativo?

Non penso che l’essere umano potrà mai essere sostituito ma sicuramente il nostro ruolo potrebbe essere ridimensionato di molto.

4- Nel momento in cui un’AI è in grado di fare il lavoro di un creativo (copywriter, grafico, illustratore…) in pochi secondi e per pochi centesimi, cosa succederà a centinaia di migliaia di lavoratori?

Difficile prevederlo però è probabile che dovranno rivedere la propria offerta in due direzioni: 1) Opzione quantitativa: offrire lo stesso servizio di prima ma grazie all’AI posso farlo in meno tempo e quindi posso offrire più servizi a un prezzo minore; 2) Opzione qualitativa: offro un servizio fatto a mano di altissima qualità che, forse, un’AI non sarà mai in grado di fare.

Negli esperimenti ho allenato la macchina con 20 mie fotografie pubbliche, ovvero fotografie che si possono trovare facilmente online, da cui una quinta domanda:

5- Nel momento in cui per allenare un’AI bastano poche fotografie online che il più delle volte siamo stati noi stessi a pubblicare e taggare con il nostro nome, che peso avrà la privacy?

Se vuoi vedere altri risultati dei miei esperimenti con Astria, li trovi qui.

(Soluzione: Foto 01, vera. Foto 02,03,04, false. Fammi sapere se hai indovinato rispondendo a questa mail)

Tre incontri. Ti aspetto!

MDW-Poster-Oblique_ET
QUESTA SERA VENERDÌ 11 NOVEMBRE alle 18.30, in occasione della MILANO DIGITAL WEEK, parlo di AI Generativa con Stefano Agresti (mio socio in Oblique.ai). Mostreremo qualche retroscena dei nostri chatbot e della nostra piattaforma per generare testi, (entrambi basati su #gpt3) e faremo vedere qualche esempio per capire meglio come funziona #dalle2.

👉 Sarà solo online e ti puoi iscrivere gratuitamente qui.

LUNEDÌ 14 NOVEMBRE alle ore 15.30, in occasione della MILANO DIGITAL WEEK, parlo con Pierluigi Dialuce (Responsabile People Tech&Change Management - Intesa Sanpaolo) e Greta Sclaunich (giornalista del Corriere della Sera) di Tech Transformation, di lavoro e di come quando la T di talenti fa rima con la T di Tecnologia siamo tutti chiamati a una mutazione di competenze sempre più indispensabili.

👉 Sarà in presenza presso BASE, Cariplo Factory, Sala Joule 3 piano con ingresso libero fino a esaurimento posti. Maggiori info qui.

MARTEDÌ 15 NOVEMBRE alle ore 14.45, presso il summit di Intelligenza Artificiale AIXA, parlo dei trend più rilevanti dell’Intelligenza Artificiale applicata al marketing con Vincenzo Cosenza, Consulente e autore, Vincos.it, Guido Di Fraia, Prorettore alla Comunicazione e all’Innovazione, Laboratorio Intelligenza Artificiale IULM AI LAB, Università IULM, Paolo Massarani, Chief Commercial Officer, Athics e Francesco Riganti, Direttore Marketing, Mondadori Retail.

👉 Sarà in presenza presso l'Allianz MiCo, Ingresso Viale Scarampo - Metropolitana Portello - Milano. Ho ancora qualche ingresso omaggio, se ti interessa i primi 5 che mi scrivono rispondendo a questa mail entro oggi pomeriggio avranno l'ingresso omaggio all'intera fiera. Maggiori info qui.

Corrente #53: Virtual Genuinfluencers.

53
(n.) Termine, apparentemente paradossale, che indica la tendenza degli influencer virtuali ad essere più realistici e meno aspirazionali valorizzando le proprie imperfezioni e le proprie debolezze. Come riporta WundermanThompson, uno dei casi più famosi di Virtual Genuinfluencers è Angie, una virtual influencer creata da Jesse Zhang, che in Cina sta dettando nuovi standard di bellezza celebrando le sue “imperfezioni”. A differenza di altri virtual influencer la cui pelle è sempre perfetta, quella di Angie mostra difetti e particolari che la rendono più “umana” e quindi più vicina al suo pubblico.

I Virtual Influencers alimentano uno dei tanti paradossi della nostra epoca: il virtuale aspira ad essere sempre più reale, e il reale aspira ad essere sempre più immaginifico.

Da una parte dunque, abbiamo sempre più riferimenti virtuali (i Virtual Influencers) che “influenzano” i nostri gusti e le nostre scelte, dall’altra però questi Influencer virtuali cercano di essere più umani dei loro “competitor” reali che invece, tra filtri Instagram, yassificazioni dei propri volti e jet affittati solo per farsi un selfie, camuffano la propria realtà contribuendo ad alimentare uno dei tanti paradossi della nostra epoca: il virtuale aspira ad essere sempre più reale, e il reale aspira ad essere sempre più immaginifico.

Leggi tutta la Corrente sul mio blog.

Fenomeni interessanti.

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TOP LINK: Il link più cliccato di settimana scorsa è stato: "Brevi abitudini per vivere meglio" [Link]

📐 Una lista di tools utilizzabili senza registrarsi. [Link]

🎄 Secondo alcune ricerche il numero di regali che i consumatori hanno in programma di acquistare per questo Natale sarà quasi la metà di quello del 2021. [Link]

🪦 La classifica degli artisti che nel 2022 hanno guadagnato di più da postumi. [Link]

😭 Il potere terapeutico del pianto. Perché piangere fa bene e non dovremmo vergognarci di farlo. [Link]

🎶 Se non te lo ricordi, o non lo facevi, nel 2000 la musica da Internet si scaricava così. [Link]

🐦 Se Elon Musk riuscirà nella sua impresa con Twitter, il modo in cui facciamo (e insegniamo) oggi management dovrà essere rivisto. [Link]

⏰ Come svegliarsi presto (anche quando fa freddo e fuori è ancora buio). [Link]

🔮 La lista delle 50 persone che, secondo VOX, stanno creando un futuro migliore. [Link]

✔️ Una lista di piccole regole per affrontare grandi cose. Dalla FOMO all'importanza della noia. [Link]

Muro Filosofico.

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Muro filosofico #53: “Mi piaci più delle Nike C3” una frase che ho trovato a CastelFrancoVeneto la sera dopo aver tenuto il mio TEDX. Una frase figlia della società materialistica in cui viviamo dove un oggetto (in questo caso una scarpa Nike) viene utilizzata, probabilmente richiamando Mecna che a sua volta richiamava Raf, come termine di paragone per l’amore che si prova per una persona.

Ma questa non è una novità. Spingere le persone ad amare un prodotto così come si amano le persone è uno dei grandi obiettivi del Marketing da almeno sessant’anni. Basta pensare alla teoria dei Lovemarks ideata da Kevin Roberts, secondo il quale, i “Lovemarks”, i marchi d’amore, sono oggetti o aziende che coinvolgono a tal punto il consumatore da farlo innamorare di sé e quindi da fargli comprare ogni nuova versione di ogni nuovo prodotto. La filosofia dei Lovemarks si basa infatti sull’idea di considerare la merce, l’azienda o il prodotto come un’entità vivente che possa essere amata, cui poter essere fedele e con cui instaurare una duratura relazione amorosa. Il marchio veramente forte è quello che viene amato profondamente e incondizionatamente, scrive Roberts. I lovemarks creano loyalty, si differenziano da tutti gli altri, sono inimitabili e possono essere venduti al prezzo che si vuole perché l’amore è la componente aggiuntiva che fa schizzare il plusvalore alle stelle.

Di fronte a questa deriva, valgono le parole di Joshua Fields Millburn dei The Minimalists: «Love people and use things, because the opposite never works»

Trovi altri muri filosofici qui.

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Jacopo_Perfetti_Festival_Letteratura_Mantova
Sono Jacopo Perfetti creo robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.

Il mio ultimo libro, nonché primo romanzo, è T.E.R.R.A.
gli altri li trovi qui.

Il mio ultimo progetto imprenditoriale è Oblique.AI, una software house e agenzia creativa basata su intelligenza artificiale.


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