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CORRENTE
A cura di Jacopo Perfetti.
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questa è Corrente, una newsletter sui fenomeni dell’epoca corrente tra creatività, tecnologia e società, oggi parliamo di Fictosessuale mentre settimana prossima parleremo di Genuinfluencers .
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L'immagine di copertina di oggi è frutto di un piccolo esperimento letterario. Ho preso un passaggio da “L’idiota” in cui Dostoevskij descrive così un personaggio:
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Uno di essi era [..] coi capelli ricciuti e quasi neri, occhi grigi piccoli ma pieni di fuoco. Aveva il naso largo e schiacciato, il viso dagli zigomi forti. Le labbra sottili si atteggiavano continuamente in un sorriso sfrontato, ironico e persino cattivo, ma la sua fronte era alta e ben formata, e abbelliva la parte inferiore del viso, piuttosto rozza. Colpiva particolarmente in quel viso il suo pallore mortale, che dava a tutta la fisionomia del giovane un aspetto emaciato.
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Poi ho adattato il testo di Dostoevskij per trasformarlo in un prompt per DALL-E che in pochi secondi ha generato quattro differenti rappresentazioni (due le trovi qui sotto) del personaggio immaginato da Dostoevskij. Il risultato è l'immagine che vedi in alto (ne trovi altre qui). Se ti interessa approfondire il rapporto tra Intelligenza Artificiale e Creatività ti consiglio la newsletter di Oblique.AI, l'agenzia basata su AI che ho co-fondato.
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PS: È uscito il mio TEDx su come essere creativi ai tempi dei robot. Lo puoi vedere qui (anche a 2X va bene tanto parlo piano...)
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Corrente #52: Fictosessuale.
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(n.) Categoria sessuale che include chiunque provi un’attrazione sessuale esclusiva verso personaggi di fantasia o la cui sessualità è influenzata da personaggi di fantasia. Si oppone ai “Veritasessuali” (che prediligono invece relazioni con persone esclusivamente reali) e può avere differenti sotto-categorie come i “Animatesessuali” che provano attrazione per i personaggi dei manga, o i “Booklosessuali”, “Cartosessuali” e “Inreasessuali” per i quali l’attrazione si sposta più verso personaggi rispettivamente di romanzi, di cartoni o di show televisivi/film in live action. Fino all’estremo di ipotizzare un domani una “Fictoprole”.
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Tutt’altro che effimero, il fenomeno dei “Fictosessuali” ci spinge a riflettere sul rapporto, sempre più promiscuo, tra uomo e macchina.
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Tutt’altro che effimero, il fenomeno dei “Fictosessuali” ci spinge a fare due importanti riflessioni sul rapporto, sempre più promiscuo, tra uomo e macchina:
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La prima riguarda la responsabilità delle aziende che sviluppano software nei confronti delle persone che basano la propria vita sui loro prodotti o servizi. Senza necessariamente toccare la sfera dei sentimenti, pensiamo agli strumenti digitali che utilizziamo ogni giorno e che scandiscono le nostre giornate. Cosa accadrebbe, per esempio, se da un giorno con l’altro Google interrompesse i suoi servizi e noi perdessimo tutte le nostre mail o i nostri documenti?
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La seconda riguarda il ruolo della tecnologia nell’ambito della salute mentale. Di fronte al proliferare di app e assistenti virtuali che offrono supporto psicologico, la tecnologia andrà regolamentata al pari di altri settori come il Food o il Pharma? E, in quest’ottica, come la valuteremo? Come la causa o come la cura per alcune delle più attuali patologie mentali?
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Una newsletter: Entusiasmo Radicale*
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Entusiasmo Radicale è la newsletter gratuita dedicata ai "nuovi" manager, quei manager per ovvie ragioni figli dell'era digitale, che cooperano con gli altri e imparano dagli altri, che non hanno paura di sbagliare e che si prendono del tempo per riflettere e "respirare". Entusiasmo Radicale è una cascata di osservazioni attente in forme ironiche. Si parla di esperienze e interviste ad autori e manager che Emanuele Caccamo e Michele Vaccarotto ritengono belle e utili per la crescita personale e professionale dei manager.
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* contenuto sponsorizzato, clicca qui per sponsorizzare la prossima Corrente.
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Fenomeni interessanti.
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TOP LINK: Il link più cliccato di settimana scorsa è stato: "Un interessante articolo sulla personalità. Da dove viene la nostra personalità? E come poterla cambiare?" [Link]
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1 / Qual è il futuro dell'immaginazione?
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Grazie a tecnologie come DALLE è possibile che un domani mentre leggeremo un libro le parole dell’autore si tradurranno direttamente in immagini personalizzate su di noi, così che noi non dovremo più fare lo sforzo di immaginare quello che stiamo leggendo. Di fronte a questo scenario (neanche troppo lontano), che futuro avrà l'immaginazione? [Link]
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2 / Vecchi modelli di business tornano.
Netflix ha annunciato i dettagli del suo piano con pubblicità: nessuna pubblicità politica, 7 dollari al mese e circa il 90% dei contenuti disponibili. Questo evento si inserisce in un mega trend di ritorno al passato: Netflix che propone la pubblicità come nel vecchio modello di business delle televisioni private, Amazon apre a Los Angeles un negozio fisico di abbigliamento e a Roma Uber fa pace con i tassisti e apre la sua app ai taxi bianchi. Un fenomeno che ha qualcosa di hegeliano... [Link]
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Il report annuale di Nathan Benaich e Ian Hogarth sullo stato dell'Intelligenza Artificiale. La parte più interessante per me (anche per via del lavoro che stiamo facendo in Oblique) è quella relativa all'Intelligenza Artificiale Generativa (testi e immagini) che trovi dalla slide 31. [Link]
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4 / Quanto dovremmo pagarci?
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Un report per capire quanto un imprenditore o un freelance dovrebbe pagarsi. Spoiler: I fondatori spesso iniziano con uno stipendio basso, e più del 5% degli intervistati ha dichiarato di non pagarsi nulla (cosa piuttosto comune nei CEO e founder delle Big Tech). Quasi la metà invece si paga meno di 100.000 dollari all'anno. [Link]
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In un recente articolo (trovato su DD) Venkatesh Rao sostiene che siamo talmente sopraffatti dal moltiplicarsi delle crisi globali (Guerra Nucleare, Inflazione, Pandemia, Crisi Climatica...) che siamo arrivati ad accettare che un certo grado di collasso sarà prima o poi inevitabile e quindi abbiamo raggiunto la conclusione che l'unica risposta razionale possibile sia quella di limitare le nostre preoccupazioni a un piccolo sottoinsieme della realtà locale, dove possiamo costruire una piccola bolla (detta "arca") in cui la competizione per le risorse è limitata a un piccolo e comprensibile gruppo di persone. Da cui la "ARK-HEAD" come unica modalità di sopravvivenza, più psicologica che fisica. [Link]
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6 / Articoli senza tempo.
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In un mondo di informazione consumistica ricca di articoli e post usa e getta, "Read Something Great" propone una raccolta giornaliera di articoli senza tempo, ovvero articoli, lunghi o brevi, che affrontano argomenti che durano nel tempo (che poi è il motivo per cui preferisco scrivere un articolo sul mio blog piuttosto che scrivere un post sui social). [Link]
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7 / Sfatiamo il mito dell'imprenditore idolo.
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Nella terza Corrente, parlavo di "MeWorker" un termine, coniato da Scott Galloway, per descrivere un manager che riesce a fare una fortuna nonostante i risultati negativi dell’azienda cui è a capo. In questo articolo, uscito per The Atlantic, Galloway smonta il mito dell'imprenditore idolo. [Link]
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8 / Brevi abitudini per vivere meglio.
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27 microabitudini che cambiano la vita e che richiedono solo qualche minuto. Nulla di incredibile, però qualche buon consiglio c'è. Per esempio: scrivere ogni mattina appena sveglio per almeno due minuti per liberare la mente. Se invece c'è qualcosa che ci mette l'ansia, dedichiamogli un paio di minuti al giorno per dare al cervello la possibilità di adattarci ad essa. In aggiunta: 12 abitudini delle persone calme. [Link]
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9 / Partiti Politici Sintetici.
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Un mese fa, in occasione delle elezioni italiane, con Oblique avevamo lanciato "Un Partito per Tutti", una web app per creare il tuo partito grazie all'AI. In Danimarca invece esiste un vero e proprio Partito Sintetico fatto dalla AI con tanto di Leader Chatbot. Qui invece una vecchia buona abitudine danese che sta tornando di moda. [Link]
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Muro Filosofico.
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Muro filosofico #52: “Il nostro luogo non esiste se non in noi” una frase che ho trovato in un parco a Milano e che mi ha fatto pensare a Platone e alla sua idea di filosofo come "αοἶκος", ovvero senza-dimora. Una condizione di perenne nomade che vaga alla ricerca di una dimora, inquieto e quindi aperto a vivere sempre nuove esperienze e concepire nuove riflessioni, nella consapevolezza, più o meno conscia, che nessun luogo esiste se non in lui stesso.
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Sono Jacopo Perfetti creo robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.
Il mio ultimo libro, nonché primo romanzo, è T.E.R.R.A. gli altri li trovi qui.
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Il mio ultimo progetto imprenditoriale è Oblique.AI, una software house e agenzia creativa basata su intelligenza artificiale.
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