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CORRENTE

A cura di Jacopo Perfetti.

«Se non ottieni quello che vorresti avere. Non essere triste. Pensa a quello che non ottieni e che non vorresti avere. E sii felice.»

- Oscar Wilde

Buongiorno,

questa è Corrente, una newsletter sui fenomeni dell’epoca corrente, oggi parliamo di Mind Hacking mentre settimana prossima parleremo di Tirannia della convenienza.

Buona lettura, Jacopo

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Alla domanda: «Qual è la cosa più importante che dovremmo conoscere a proposito degli attuali sviluppi scientifici e culturali?» lo storico israeliano Yuval Noah Harari, risponde con una formula: b × c × d = ahh! Ovvero la conoscenza biologica (b) moltiplicata per la potenza informatica (c) moltiplicato per i dati (d) uguale capacità di hackerare gli esseri umani.

La formula di Harari è una previsione. Tuttavia, è una previsione molto verosimile. Perché manipolare la nostra mente, vuol dire manipolare le nostre scelte e questo accade già oggi, anche attraverso uno degli strumenti di Mind Hacking più efficace: le raccomandazioni.

Su questo tema, il ricercatore del MIT, Michael Schrage, scrive che i motori di raccomandazione (dai Feed sui Social ai suggerimenti tipo “Se ti piace questo, allora ti piacerà anche questo”) modellano sempre di più le persone, decidendo per loro conto cosa desiderano acquistare e chi vogliono diventare. Tanto che nel mondo delle Big Tech stanno nascendo nuove professioni come i Choice Architects che utilizzano elementi di design per cambiare le cose che gli utenti cliccano, comprano e a cui prestano attenzione.

Manipolare la nostra mente, vuol dire manipolare le nostre scelte, influenzando così il nostro modo di pensare e la nostra visione del mondo.

Ma questo non stupisce, oggi molte delle informazioni e delle notizie che leggiamo quotidianamente sui social media vengono filtrate da un algoritmo che sceglie per noi cosa farci leggere o vedere e cosa non farci leggere o vedere, influenzando così il nostro modo di pensare e la nostra visione del mondo. Una sorta di evoluzione molto più subdola ed efficace dell’ormai datato Brainwashing.

META-NEWSLETTER

Cose interessanti che ho trovato in altre newsletter.

bubble

TOP LINK: Il link più cliccato della settimana scorsa è stato Bubbles Pop (di cui un lettore mi ha mandato questa immagine ☝️). [Link]

  • The economics of Spotify: Degli 8 milioni di creator e musicisti presenti su Spotify (e che contribuiscono a creare valore per la piattaforma) solo il 2% guadagna da Spotify più di 1.000 dollari all’anno. E solo lo 0,5% ne guadagna più di 10.000. [Link]
  • Una raccolta di micro startup in vendita. [Link]
  • Con Midomi canti una canzone e (se sei un minimo intonato o intonata) il software ti dice che canzone è. [Link]
  • Utile (e interessante): un servizio di indirizzi email temporanei. [Link]
  • Uno spazio virtuale dove uscire con amici e colleghi a distanza come fossi in un videogioco anni '90. [Link]
  • Se poi ti mancano gli anni Novanta, puoi guardare la docuserie “The 90’s” del National Geographic o la serie “Pam And Tommy” (li trovi entrambi su DisneyPlus). [Link]
  • Per i NETstalgici (i nostalgici della Prima Internet) qui il museo del Webdesign dal 1990 ad oggi. [Link]
  • Un Americano su sei non è convinto che la terra sia tonda. [Link]
  • Lista (incompleta) degli articoli storici e imprescindibili per ogni founder. [Link]
  • Rosita è una app che propone esercizi e coaching quotidiano per espandere la propria longevità. [Link]
2022_02_16_E-Colpa-Dell-Ahalzeimer-HIGH
Muro filosofico #29: “È colpa dell’Halzeimer e dei parchi divertimento” una frase che ho trovato a Milano e che mi ha fatto riflettere sul nostro bisogno primario di trovare sempre qualcosa o qualcuno su cui scaricare la colpa di quello che ci succede.

È un istinto naturale. Il millenario capro espiatorio. Una forma di difensa per non accettare il fatto che a volte le cose accadono senza un motivo specifico o, peggio ancora, un trucco per non prenderci le nostre responsabilità e continuare a far finta di niente.

Trovi altri muri filosofici qui.

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Jacopo_Perfetti_Festival_Letteratura_Mantova
Sono Jacopo Perfetti, creo robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.

Il mio ultimo libro, nonché primo romanzo, è T.E.R.R.A.

Sono co-fondatore di Oblique.AI, agenzia di Intelligenza Artificiale applicata ai dati e alla creatività.

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