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CORRENTE
A cura di Jacopo Perfetti.
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«Che sollievo non avere niente da dire, perché solo in quel momento c'è la possibilità di mettere a fuoco la sempre più rara cosa che potrebbe aver senso dire.»
- Gilles Deleuze
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questa è Corrente, una newsletter sui fenomeni dell’epoca corrente, oggi parliamo di Guochao mentre settimana prossima parleremo di Mind Hacking.
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Il termine “Guochao” si potrebbe tradurre come “trend nazionale” e indica l’interesse sempre maggiore che i giovani cinesi dimostrano per prodotti e marchi locali. Fenomeni come il Guochao sono presenti in molte altre culture e s’intrecciano con trend più consolidati come la riscoperta delle tradizioni nazionali e la diffusione di servizi e piattaforme che propongono prodotti a chilometro zero. Il Guochao, unito ad altri eventi come la Crisi della rete globale delle forniture, la Pandemia e le nuove tecnologie, potrebbero rappresentare una nuova evoluzione tanto della globalizzazione quanto di quella che all’inizio del Secolo si è iniziato a chiamare “glocalizzazione”, ovvero una globalizzazione adattata alle culture locali.
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Per comprendere meglio il concetto di “glocalizzazione”, prendiamo il simbolo della globalizzazione, McDonald’s. Negli anni Sessanta, McDonald’s proponeva in tutto il mondo lo stesso prodotto fatto nello stesso modo, tanto che Andy Warhol arrivò persino a dire: «La cosa più bella di Tokio è McDonald’s. La cosa più bella di Stoccolma è McDonald’s. La cosa più bella di Firenze è McDonald’s. Pechino e Mosca non hanno ancora nulla di bello». Con il tempo però l’azienda americana ha iniziato ad adattarsi agli usi e alle culture locali, e persino il BigMac, divenuto paniere di riferimento per l’omonimo indice BigMac, proprio perché disponibile con le stesse specifiche in diverse nazioni del mondo, venne affiancato dai molti meno globali Bubur Ayam McD (in Malesia), McAloo Tikki (in India), McArabia (in Egitto), McMollete (in Messico), McPollo (in Cile e Spagna), McKroket (in Olanda) e McTurco (in Turchia).
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Oggi lo scenario cambia ulteriormente passando da un’idea di glocalizzazione a una di locale globalizzato: prodotti locali che non solo vengono apprezzati nel proprio contesto geografico di origine ma vengono esportati in tutto il mondo. Pensiamo a quello che sta accadendo su Netflix dove serie che un tempo sarebbero rimaste isolate in un solo paese, come ad esempio “Squid Game” o “La Casa di carta”, sono velocemente diventate un fenomeno di portata globale.
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META-NEWSLETTER
Cose interessanti che ho trovato in altre newsletter.
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- Una Webapp per animare i disegni dei bambini (da META). [Link]
- Un sito del British Museum per navigare nella storia. [Link]
- Settimana scorsa è cominciata la quinta stagione del mio podcast di Storia preferito: Bistory. La stagione si apre con la vita di uno dei più grandi truffatori di tutti i tempi, Gregor MacGregor. [Link]
- Uno studio russo ha scoperto che i set Lego possono essere un investimento a lungo termine migliore di azioni, obbligazioni o oro. [Link]
- Quanto la chiusura delle scuole a causa del Covid-19 è costato ai bambini del mondo. [Link]
- Anche il lavoro di programmatore è sempre più a rischio automatizzazione. [Link]
- I vincitori dei Golden Kitty Awards 2021. [Link]
- Interessante (tra i vincitori del Golden Kitty Award) anche il caso ConstitutionDAO. Eletto “Web3 Product of the Year”, ma chiuso dopo qualche mese. [Link]
- In un mondo di sovraccarico mediatico, Pony è un’app che invia un solo messaggio al giorno. [Link]
- Schiaccia le bolle. [Link]
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Muro filosofico #28: “Godere al popolo” una frase che ho trovato su un muro a Venezia e che ha inevitabilmente portato alla mia memoria la celebre locuzione romana “Panem et circenses”.
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Nelle sue Satire, il poeta romano Giovenale sosteneva che il popolo «due sole cose ansiosamente desidera: pane e giochi circensi». Ed effettivamente, spesso era proprio questa la strategia utilizzata da chi era al governo per assicurarsi il consenso popolare: distribuzione di grano (panem) e promozione di spettacoli pubblici (circenses).
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Sebbene siano passati quasi duemila anni dalle Satire di Giovenale, la situazione politica oggi non sembra essere così diversa. L’imperativo del “Potere al popolo” scivola sempre di più verso il “Godere al popolo” ovvero Panem (dall'immortale “Meno tasse” al più contemporaneo “Reddito di cittadinanza per tutti”) per riempire la pancia e Circenses ovvero spettacoli (dal Grande Fratello ai Social Media) per tenere occupata la mente.
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Sono Jacopo Perfetti, creo robot in grado di scrivere e scrivo cose che i robot non sanno (ancora) scrivere.
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Il mio ultimo libro, nonché primo romanzo, è T.E.R.R.A.
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Sono co-fondatore di Oblique.AI, agenzia di Intelligenza Artificiale applicata ai dati e alla creatività.
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Per collaborazioni o lavori scrivimi qui:
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