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CORRENTE

A cura di Jacopo Perfetti.

«Le fiabe non dicono ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti.»

- G.K. Chesterton

Buongiorno,

questa è Corrente, una newsletter sui fenomeni dell’epoca corrente, oggi parliamo di Nones, mentre settimana prossima parleremo dei MeWorker.

Se ti piace questa newsletter condividila con i tuoi contatti o sui tuoi social (questo il link). Non riesci ad aspettare fino a venerdì prossimo? Puoi seguirmi su Instagram dove ogni giorno condivido nuovi contenuti e cose interessanti che trovo nelle mie letture.

Buona lettura, Jacopo
2021_07_02_Nones
Settimana scorsa ho partecipato a un test online per capire quanto fossi nella media. Il test prevedeva circa cinquanta domande. Da «Pensi di essere meno ambizioso/a della media?» che ha ricevuto il 51% di risposte positive a «Pensi di essere meno narcisista della media?» che ha ricevuto il 62% di risposte positive. Molte di queste domande avevano una media di risposte piuttosto bilanciate. Differivano al massimo di dieci punti percentuali. Una domanda però spiccava per la sua polarizzazione. Alla domanda «Pensi di essere meno religioso della media?», l’85% dei partecipanti ha risposto «Sì». E questa risposta non mi stupisce. È passato più di un secolo da quando Nietzsche osò svelare al mondo che Dio è morto, e da allora il tasso di secolarizzazione è in crescita costante.

Parto da qui per raccontarti la corrente di questa settimana, i Nones, diminutivo di “None of the above” utilizzato per indicare una nuova entità religiosa che annovera al suo interno persone spirituali ma non credenti. Una comunità che sta aumentando sempre di più in tutto il mondo e che sottolinea un trend interessante: diminuisce la religione, aumenta la spiritualità.

Diminutivo di “None of the above”, Nones indica una nuova entità religiosa che annovera al suo interno persone spirituali ma non credenti.

Per comprendere meglio questo fenomeno basta pensare che all’inizio del 2000, le persone che nel mondo si dichiaravano credenti erano più dei tre quarti della popolazione. Oggi quel dato è vicino al 50% e, in un Paese su quattro, i nones sono la maggioranza. Nel 2005 in Irlanda il 69% degli abitanti si considerava religioso, oggi solo il 49%. Nel Regno Unito metà della popolazione dichiara di non appartenere a nessuna fede. E anche negli Stati Uniti la situazione non sembra essere molto differente. Tra il 1972 e il 2014 le persone che dichiarano di non avere alcuna affiliazione religiosa sono passate dal 5% al 20%. Alla domanda, quante volte vai in chiesa, il 25,4% della popolazione americana ha risposto: «Mai». Mentre solo il 16,9% ha riposto: «Una volta a settimana

Nell’era della secolarizzazione, il posto della religione viene spesso preso dai Brand. Sul quotidiano svedese Dagens Nyheter, il giornalista Niklas Ekdal scrive che nel 1926, la domenica gli svedesi andavano in chiesa. Oggi vanno all’Ikea. Invece del sermone ascoltano le offerte dagli altoparlanti del grande magazzino. Invece di riempire il cestino delle offerte, riempiono i borsoni di plastica blu. Lo shopping ha un suo vangelo, sottolinea Ekdal: non promette la vita eterna, ma il paradiso qui e ora sotto forma di uno stile solido, un sonno rilassante e superfici facili da pulire. Ed effettivamente è così. La domenica è sempre meno il giorno in cui si va in chiesa e sempre di più il giorno in cui si va al centro commerciale.

PARENTESI

Cose interessanti per cui vale prendersi una pausa.

Parentesi_01

Una newsletter

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Economist

Un articolo

L’Economist propone la sua annuale raccolta di scenari possibili. Da un algoritmo di Intelligenza Artificiale che vince il premio Nobel a un mondo in cui ognuno ha una dieta personalizzata.
TED

Un TED

In questo TED il giornalista britannico Johann Hari parla di dipendenza e di come spesso tendiamo ad affrontarla nel modo sbagliato. Interessante il concetto per cui «the opposite to addiction is connection». L’opposto di dipendenza, e quindi la soluzione alla dipendenza, è la connessione con gli altri.

AVVISTAMENTI

Cose interessanti che ho trovato online e offline.

  • Un sito che permette di viaggiare in remoto ascoltando suoni o stazioni locali. [Link]
  • Il problema numero uno delle newsletter: Gmail. [Link]
  • [Da Ellissi] La Divina Commedia come non l’hai mai vista e sfogliata, in un interessante progetto di slow surfing. [Link]
  • Paul Graham su perché avere un proprio progetto. [Link]
  • Come superare il burnout. [Link]
  • Uccidere la settimana lavorativa di 5 giorni. [Link]
  • 50 ristoranti Michelin economici. [Link]
2021_06_30_Non-Ho-Niente-Da-Dire-E-Voglio-Urlarlo
Muro filosofico #02: “Non ho niente da dire, e lo voglio urlare”, una frase che ho trovato su un muro mentre mi perdevo tra le vie di Venezia.

Una frase che riassume bene l’essenza dei Social Media dove sentiamo quasi il dovere di aver sempre qualcosa da dire, e di dirlo a più gente possibile. Anche quando non abbiamo nulla da dire.

Trovi altri muri filosofici qui.

Jacopo_Perfetti_Festival_Letteratura_Mantova
Sono Jacopo Perfetti, di giorno lancio (e aiuto a lanciare) progetti imprenditoriali e insegno imprenditoria e innovazione dei modelli di business in diverse università.

Di notte scrivo. Il mio ultimo libro, nonché primo romanzo, è T.E.R.R.A.

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