Nel mio libro, “Inventati il lavoro“, racconto la storia di Valentina Paracchi che si è inventata un lavoro molto interessante: la Plant Sitter. Riuscendo così a trasformare la sua passione per il giardinaggio in una professione.
Bonsai Mirai invece è una Startup americana focalizzata sui Bonsai che propone corsi a distanza per mantenere i propri Bonsai, attraverso un modello a sottoscrizione dove per 17,99 Dollari (29.99 Dollari per la versione Pro) si possono seguire video live e lezioni sull’argomento.
Tanto Plant Sitter quanto Bonsai Mirai sono l’esempio che la differenza tra una passione e una professione sta nella capacità di costruire un modello di business che renda la propria passione economicamente sostenibile.
Prendendo spunto da questi due esempi se vogliamo trasformare la nostra passione in una professione dobbiamo:
0) Avere una passione;
1) Trovare un modello di business applicabile (vendere un prodotto o un servizio, intrattenere, insegnare delle competenze…);
2) Trovare una nicchia di riferimento (in questo caso, gli amanti dei bonsai o chiunque abbia bisogno di qualcuno che si prenda cura delle proprie piante). Una nicchia sufficientemente grande per essere profittevole, Bonsai Mirai per esempio funziona perché ha un mercato globale ed è a costo marginale prossimo allo zero;
3) Raggiungere questa nicchia attraverso un canale di vendita (per esempio una piattaforma online) e un piano marketing.