La generazione che ha fatto scoppiare il futuro.

«Nessuno più godrà delle condizioni culturali e materiali dei baby boomer, i settantenni d’oggi a cui si attribuisce una visione conservatrice senza prospettive» scrive il Foglio. «Chiamiamoli come vogliamo, ma quelli nati tra il tardo 1940 e il 1950 sono stati baciati da una fortuna surreale, qualcosa che la mia generazione non ha nemmeno sognato» prosegue Ed West sul sito UnHerd, per quanto riguarda i più giovani – condannati a un’esclusione perpetua dal mercato immobiliare londinese – e costretti a vivere in una distopia in stile Black Mirror dove resta una traccia di tutto ciò che fanno – l’idea di pagare più tasse per garantire una pensione comoda alla generazione più fortunata della storia deve essere snervante. Non è stato tutto facile per la generazione benedetta. Circa tre bambini su cento nati nel 1950 sono morti prima di compiere cinque anni, rispetto a circa uno su cento quando sono nato nel 1978 e circa uno su 250 oggi. (…) Negli anni Cinquanta, l’influenza e la polmonite rappresentavano una minaccia grave, e credo che gran parte delle attitudini generazionali nei confronti del Covid siano state dettate da quest’esperienza di vita; la febbre asiatica degli anni Cinquanta era molto più pericolosa del Covid per i giovani, ma non sono state nemmeno prese in considerazione delle restrizioni.»

Come dice il re dei tappeti Ray Anderson, la nostra è una tirannia intergenerazionale: le conseguenze delle nostre abitudini non le pagheremo noi ma i nostri pronipoti e i pronipoti dei nostri pronipoti.

Oggi viviamo l’adesso del prima o poi di una generazione che si è bruciata il nostro futuro tra stra-vizi e stra-lussi, frutto di una spensieratezza e di un vivere alla giornata che non possiamo più permetterci. Come dice il re dei tappeti Ray Anderson, la nostra è una tirannia intergenerazionale: le conseguenze delle nostre abitudini non le pagheremo noi ma i nostri pronipoti e i pronipoti dei nostri pronipoti. Il benessere diffuso dei popoli occidentali e l’inarrestabile scivolare del consumismo in tutte le sfere del quotidiano hanno creato una generazione ingrassata e inconsapevole del peso del proprio stile di vita sul resto del mondo.